Impegno nelle relazioni che elevano.

siamo nel cammino della eptade 4
della prima luna, luna del magnetica del pipistrello,
dell’anello solare 37 della tempesta blu ritmica kin 19.

vivendo il proposito.

MAPPA del SOGNO 4

Saluti di pace e amore incondizionato cari kin,
amanti della navigazione nel tempo è arte!

In questa quarta settimana, voglio condividere un impegno che dobbiamo prendere, un impegno vitale per lo spirito e per i nostri corpi fisici, emozionali e mentali.
Mi riferisco all’impegno con le relazioni che ci elevano.
In questa luna magnetica, luna del proposito, stabilire relazioni che elevano può essere un orizzonte pratico da contemplare e sviluppare, come la potenza che matura il frutto.
Il frutto è il tuo essere, la tua forza personale, la tua essenza che risuona liberamente.

Quando il frutto è maturo, la potenza è nella sua natura.
Il nutrimento e l’essere seme sono alcuni degli aspetti armonici del frutto che si muovono attraverso le stagioni, diventando tempo, espansione ed eredità.

Seme che produrrà nuovi esseri, nuovi frutti, nuovo nutrimento.

Considerando che il mondo è un riflesso della nostra mente, possiamo vedere le relazioni come “le risposte che diamo al mondo”.
In effetti, sono le risposte che diamo al mondo che stabiliscono le relazioni che cerchiamo.

Le risposte compassionevoli generano menti contemplative.

Le menti contemplative generano coscienZa e, di conseguenZa, intelligenZa.
Il tempo scorre attraverso la mente contemplativa.
Al contrario, le risposte in avversione generano menti duali.

Quale mente vuoi sviluppare e
quale percorso vuoi seguire
realizzando gli scopi della tua vita?
La contemplazione porta innumerevoli benefici;
l’avversione, solo isolamento.
Questa riflessione ha senso?

Tutto nasce nella mente e nelle risposte che diamo al mondo.
Il mondo è un riflesso della nostra mente.
Quando ci identifichiamo con questo riflesso, ne siamo catturati.
Quando contempliamo, consumiamo ogni dettaglio come fosse cibo, ce ne nutriamo.
La non identificazione è la chiave per una mente libera, un cuore pieno e uno spirito gioioso.
La contemplazione è la chiave per il rapporto tempo-energia.
Elevarsi è salire ad un livello superiore, permettendo lo sviluppo della capacità di intravedere un orizzonte più ampio e quindi di risvegliare processi creativi di grande potenza.

Se rimani in contrapposizione, in shock con il mondo, non saprai cosa c’è dietro la vera opportunità che vuole presentarti.

Solo se contemplerai con compassione, elevando le risposte al tuo cuore, il tesoro ti sarà rivelato.
Le relazioni sono essenziali nella nostra vita: siamo esseri socievoli per natura, complessi e con un futuro luminoso. Tuttavia, quando l’universo delle emozioni, della mente e dello spirito, è coinvolto, viviamo in uno stadio primario, per non dire primitivo volendo essere sinceri, che consiste nella fase di riconoscimento dell’importanza della cura della salute mentale ed emotiva.
La mente e lo spirito sono le nuove tecnologie essenziali per il nostro benessere e la nostra evoluzione.

Le relazioni nella vita quotidiana sono la nostra fonte di nutrimento fisico, mentale, emotivo e spirituale.
Relazionarsi implica lavorare su sopravvivenza, vita e supervita.

Se focalizziamo su un proposito che pone al centro vivere relazioni che elevano, ci permettiamo di sviluppare una riflessione molto ampia.
Tradurre l’importanza di questo argomento in un piccolo testo non è un compito semplice, ma se ti apri a riflettere con me, forse possiamo canalizzare alcune intuizioni da mettere in pratica immediatamente, un cambiamento di fase nel funzionamento del pensiero, passando attraverso il cuore contemplativo.

Sono cresciuto ascoltando la frase: “Dimmi chi sei e ti dirò chi sei”.
Questa frase parla di relazioni in generale, ma, molto spesso, la interpretiamo chiedendoci chi sono i nostri partner e cosa cerchiamo in loro.
Alcune domande, ad esempio:

Che cosa sto abbracciando?
Sono mano nella mano con che cosa?
Che cosa consumo?

Questo può portare una visione di noi stessi o dell’inconscio che sta guidando o dominando la nostra mente.
Se seguiamo la riflessione di questo proverbio biblico dalla logica del glifo delDrago Rosso, dello Tzolkin, la frase potrebbe essere:

“Dimmi cosa ti nutre e io ti descriverò l’essere che risuona in te.
Parlerò di ciò che nasce attraverso te.”

La nascita si riferisce a oggi, alle azioni pratiche che eseguiamo ogni giorno a partire dalle credenze che stabiliamo per noi stessi. alla base del nostro comportamento.

L’essere è un riflesso secondario della sua alimentazione.
L’essere è un riflesso secondario di ciò di cui si nutre.

Sia nell’aspetto fisico che in altre dimensioni del nostro essere, le relazioni stanno nutriendo e risuonando in un modo o nell’altro e interferiscono con i nostri sogni, prospettive e produttività.

Quando cominciamo a sciogliere l’avversione, iniziamo a purificare e la purificazione naturalmente diminuisce la densità, portando più fluidità nel nostro campo.

In questo flusso, stabiliamo il movimento integro, ed è qui che nasce la connessione all’essenza, incrollabile, figlia del mistero, dell’autentico e la sua divina performance.

Viviamo in una società concettuale globale immersa in un universo non concettuale. 

La società concettuale porta in sé la cultura della frammentazione e, entropicamente, accelera il suo avvolgersi su se stessa.
Senza capire che i frammenti drenano le possibilità, la mente si esaurisce facilmente.

La follia del vivere assomiglia ad un andare verso il nulla oltre la curva piatta già conosciuta, inseguendo la velocità senza rendersi conto del viaggio, della destinazione, senza rendersi conto di se stessi e della nostra natura.

Effettivamente, respirare e contemplare sono i principi che elevano le relazioni.

Dall’altra parte, i risvegliati, rari, lucidi, navigatori di folle saggezza, contemplatori e amanti del tempo, rallentano e, in sintropia, pongono il loro cammino in forma di spirale ascendente.

Alzando lo sguardo, allargare l’orizzonte, vivere. 

E anche se per il mondo concettuale era impossibile che sopravvivessero, guadagnano spazio nella dinamica della vita e sognano di una supervita, della grande unificazione o del campo unificato.

Non c’è limite tra cielo e terra, ne limite per il movimento integro.

Questo vi mostrerà il vero significato della vita, la connessione con l’iper-realtà in cui siamo immersi, il cosmo.

Kin è Andrè Staehler?