Andrè kin 93

mano nella mano con l’universo

Saluti di pace e amore incondizionato cari kin,
amanti della navigazione nel tempo è arte!

Siamo nell’eptale 27, eptade blu che trasforma la conoscenza, terza eptade della settima luna, luna risonante delle sintonia calibrata con il GAP kin 20 sole giallo risonante e siamo nell’onda incantata del Guerriero giallo che ci sintonizza alla quarta dimensione con il potere dell’intelligenza.
Il percorso che ci invita ad evolverci in questa eptade è:

“L’auto-generazione catalizza l’illuminazione”

Andiamo avanti con il Gioco dell’Abbondanza, nell’ultima eptade, ho condiviso un enigmatico testo per risvegliare la tua riflessione sull’abbondanza e se hai meditato sul testo avrai capito che contemplando sorgono infinite possibilità .

La contemplazione è la chiave per l’abbondanza, è lei che amplia la visione verso l’infinito, e proietta non solo l’occhio, ma anche la mente e l’anima.

“Non dimorare nel passato,
non sognare il futuro,
concentra la mente sul momento presente.”

Buddha

L’abbondanza è una costante, è in tutto.
Perché non la notiamo?

In tempi di tanta stimolazione e accelerazione è comune essere mentalmente connessi alla paura o alla speranza.
Se c’è paura o speranza è perché c’è aspettativa, se esiste è perché stiamo aspettando che qualcosa accada.

La certezza, la fede e la vera abbondanza possono esistere solo nella misura in cui ci occupiamo della fiamma del nostro sogno interiore e camminiamo verso di essa. In questo luogo le paure e anche le aspettative si dissipano, e cominciamo a godere di ciò che è, quello che esiste, quello che è reale.

“Tutto ciò che siamo è il risultato di quello che pensiamo.” –

Buddha

Vivere alla luce dell’abbondanza significa vivere a stretto contatto con l’universo stesso.
In questo senso tutto ciò che è universale potrebbe essere un dispositivo per innescare una riflessione contemplativa sull’abbondanza.

“Semplicità, pazienza, compassione.
Questi tre sono i tuoi più grandi tesori.”

Lao Tse

Quando scrivo e rifletto sono nella NovaTerra, dove vivo e mi viene da pensare sempre alle persone che vivono nelle grandi città, in spazi piccoli contesi, con un’atmosfera mentale densa.
Come ogni meditatore che sceglie il sentiero del Dharma, penso a come poter portare le persone fuori dalla sofferenza, come fare in modo che questo risveglio avvenga e animi lo spirito umano.

Questo messaggio è rivolto a tutti coloro che sono in questo flusso, alla ricerca di una via d’uscita, ma non di fuga.

Il corpo è limitato dallo spazio, la mente può essere liberata dal tempo.
Non può esserci coscienza nel tempo senza la consapevolezza del respiro e senza lo stato di Non Mente.
Non Mente significa zero controllo, zero attaccamento, zero paura, uno zero elevato al cubo.

“Il Tao è sempre in riposo.
È ovunque, ma non è attaccato a nulla.
L’uomo saggio può andare ovunque, ma non si perde.”

Lao Tse

Uno zero che va al cuore della semplicità come coscienza prima della nascita e dopo la morte. Dove c’è una Non Mente c’è il godere di un tempo di rinnovamento e integrazione.
L’integrazione è una chiave per abbondanza.

“Tutto ciò che è universale può essere un dispositivo per innescare una riflessione contemplativa sull’abbondanza”.

Questa frase riflette un modo di arrenderci a quel flusso abbondante che è nell’universo, ma dov’è l’universo?
Cercalo in tutto ciò che è reale, nella natura o nella natura delle cose.

Dove c’è anima c’è anche un riflesso dell’universo.

Gli scopi riflettono abbondanza, espressioni artistiche, riflessioni filosofiche, qualsiasi e tutte le forme di armonia che posso incontrare nella mia strada, riflettono abbondanza.

Connettersi attraverso il non-ego, cioè senza la necessità di identificarsi con questo o quello, lasciar essere e fluire.

“Avete il diritto di lavorare, ma mai ai frutti del lavoro.”

Bhagavad Gita

Quando uso la parola riflettere significa che avrai la possibilità di vedere te stessi in questi universi.

Ma per fare questo alcune premesse di base devono essere considerate. Bisogna sciogliere tutti e ogni pensiero egoistico, considerando che la natura cosmica non distingue, è in tutto e disponibile a tutti, perché distinguere?

Entrare nella frequenza dell’abbondanza significa essere generosi, gentili e impegnati a passare dall’ego all’anima.

“Colui che vede l’inattività nell’attività e l’attività nell’inattività è saggio tra gli uomini.”

Bhagavad Gita

Non c’è miracolo più grande della tua capacità di coesistere con la realtà cosmica universale, d’ora in poi devi capire che sei tu che dovresti compiere l’ascesa della vita.
Dall’artificiale al naturale, dal naturale al soprannaturale, dal soprannaturale al supernaturale.
Questa risalita si riferisce ad un passaggio dall’io all’anima, dal fango ai fenomeni, dai fenomeni all’unificazione totale.

Tu che leggi queste parole sei qui perché hai sentito una chiamata.

Questa chiamata è viva in te, quindi non confondere l’abbondanza con il materialismo!
E’ più di avere cose, è il puro riconoscimento di piccole cose, le piccole cose che costruiscono grandi sogni.

Impegnati a fare piccoli cambiamenti di atteggiamento ogni giorno e rendere la tua vita abbondante.

Essere tolleranti è essere giusti,
essere compassionevoli è amare davvero,
essere generosi è diventare l’universo.

Sulla base di questa riflessione, il gioco dell’abbondanza chiede che manifestiate l’abbondanza, a partire dalla generosità di dare al mondo ciò che avete di meglio: la vostra migliore versione.

Dona la tua presenza.

Sii presente ogni volta che ti ricordi che è una porta verso l’abbondanza. Sii generoso. Hai sempre qualcosa da dare anche se è solo un sorriso.

Sii tollerante, cerca prospettive diverse e scopri la ricchezza dietro le nuvole, infatti le giornate nuvolose nascondono sempre il sole, e la mente acuta vede il sole oltre le nuvole.

Sii compassionevole, agisci dal cuore, ascolta e rifletti prima di giudicare; il senso critico è importante, ma i giudizi non lo sono.
Quando possibile percepisci, le percezioni forniscono la connessione con il creatore e la mente telepatica.
Esegui qualche compito per te stesso e per gli altri.

Se non te la senti di fare qualcosa per te, fai per gli altri,
per esempio, prega per la pace nel mondo.

L’abbondanza è il cuore dei processi creativi, la radiazione di infinite possibilità.

Accogliete voi stessi in questo viaggio di incorporazione dell’abbondanza cosmica.

Se questa conoscenza ha avuto senso per voi e ha contribuito al vostro viaggio evolutivo, rimani sintonizzato per le prossime edizioni.
André, kin93

Kin è Andrè Staehler?